08.04.1893 - 10.11.1893
1-188 cc./ busta 7
in: Commissione d'inchiesta sulle banche
Si tratta per lo più di lettere in arrivo tramite le quali i corrispondenti confermano, rinviano o chiedono di concordare il giorno e l'ora degli interrogatori. Corrispondenti: Consiglio Davide, direttore generale del Banco di Napoli,; Alessandro Paternostro, segretario della Commissione; Andrea Cantalupi, giornalista del Corriere di Napoli; Luigi Favilla, funzionario di banca; Gaspare Finali; Achille Fazzari; R. Bonfantini; Borghi, giornalista; Fulvio Arcore Masina, della Banca Tiberina; Maggi, farmacista; Luigi Teodoro Gagliardi, sostituto dei periti giudiziari della Banca Romana; Maggiorino Ferraris; Ulderico Levi (deputato); Emanuele Gianturco, sottosegretario di stato del Ministero di grazia e giustizia; Ruggero Bonghi; Francesco Crispi; C. Panattoni; Pietro Delvecchio; F. Montagna; Edoardo Pantano; Augusto Pierantoni; Luigi Miceli; Augusto Marchetti, impiegato della Banca Romana; Domenico Bartoli, procuratore generale della Corte d'appello di Roma; Corazzini, deputato; Clemente Angioni; Gaetano Gigli; Domenico Benedetto Roncalli; Gustavo Biagini; Bernardo Tanlongo; Luigi Cesana, direttore de Il Messaggero; Rocco Scaglione; Attilio Luzzatto; Piero Lucca; Costanzo Chauvet, direttore de Il Popolo Romano; Biagio Camagna; Emilio Giampietro; Virginia Della Rocca de Caudal; Eugenio Sacerdoti, direttore del Don Marzio; Giacomo Maffei; Antonio Monzilli; Luigi Lodi; Luigi Simonetti; Sebastiano Tecchio; Pietro Rosano, sottosegretario del Ministero dell'interno; G. Minervini, consigliere delegato della Prefettura di Bari; Vincenzo Morello, del giornale La Tribuna; Pietro Lacava, Ministro di agricoltura, industria e commercio; Giuseppe Della Rocca, consigliere provinciale di Napoli; Roberto Gaetani di Laurenzana; E. Monnosi, revisore della Camera dei deputati; Adolfo Rossi; Luigi Cavallini; Primo Levi, direttore de La Riforma; Achille Plebano, deputato e giornalista; Alessio Suardo, Pietro Bucceri Lanza; Augusto Elia; Ferdinando Miaglia, de Il Popolo romano; Giuseppe Biancheri; Francesco Spampinato, notaio.
