L'inventario riguarda i documenti di due commissioni parlamentari, quella d'inchiesta sulle banche, comunemente definita "Comitato dei sette", costituitasi nel marzo del 1893 e presieduta da Antonio Mordini, e quella incaricata di prendere visione del piego depositato da Giovanni Giolitti, denominata "Comitato dei cinque", che è stata presieduta da Abele Damiani ed ha operato nel dicembre del 1894.
La nascita delle due commissioni fu determinata dallo scontro tra Crispi e Giolitti, dagli scandali bancari e dalle iniziative volte al riordinamento degli istituti di emissione. In un contesto di generale disfacimento del sistema bancario italiano le esigenze di radicale rinnovamento, particolarmente avvertite e auspicate nella lotta politica dell'epoca, portarono alla soppressione degli istituti di emissione e alla nascita, nel 1893, della Banca d'Italia. Non poco influirono su queste decisioni i risultati ottenuti e pubblicati dal Comitato dei sette che evidenziò quali fossero le responsabilità politiche e morali che avevano portato a questo generale sconquasso del sistema bancario italiano.