Archivio della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla miseria in Italia e sui mezzi per combatterla (1951 - 1954)

Profilo storico-biografico

Il disegno di legge per un'inchiesta parlamentare sulla miseria in Italia e sui mezzi per combatterla fu depositato alla Camera dei deputati il 28 settembre 1951 (A.C. n. 2199); la proposta, presentata dai deputati Ezio Vigorelli, Italo Cornia, Roberto Tremelloni, Giuseppe Saragat, Mario Zagari, Domenico Chiaramello e Chiaffredo Belliardi, venne sottoposta in tempi rapidi all'esame della XI Commissione permanente (Lavoro) della Camera ed approvata in sede legislativa nella riunione del 12 ottobre 1951 (pubbl. G.U. 21 giugno 1952, n. 142).
La Commissione fu istituita "col compito di condurre una indagine sullo stato attuale della miseria al fine di accertare le condizioni di vita delle classi povere ed il funzionamento delle istituzioni di assistenza sociale" (art. 1); in particolare la Commissione aveva il compito di indagare sulle condizioni di vita della popolazione al fine di verificare il diritto all'assistenza dello Stato "ai sensi dell'art. 38 della Costituzione e per quali cause ed in quali condizioni"; di accertare la legislazione vigente in materia assistenziale; di verificare quali e quanti organi dello Stato o di Enti pubblici e privati svolgessero funzioni assistenziali; di determinare le fonti di finanziamento ed i criteri seguiti nell'erogazione dei sussidi e l'ammontare complessivo delle somme stanziate (art. 2).
Il numero dei componenti, inizialmente di 15, fu elevato a 21 con deliberazione della Camera in data 21 marzo 1952, per consentire una adeguata rappresentanza delle correnti politiche e delle regioni italiane.
La Commissione, costituitasi il 4 giugno 1952, era composta dai deputati: Ezio Vigorelli (presidente), Lodovico Montini (vice presidente); Ermenegildo Bertola (segretario), Cesare Bensi (segretario), Gaetano Ambrico, Mario Alicata, Laura Bianchini, Maria Lisa Cinciari Rodano, Alfredo Covelli, Umberto Delle Fave, Beniamino De Maria, Salvatore Mannironi, Giuliana Nenni, Maria Nicotra, Giovanni Palazzolo, Luigi Palmieri, Luigi Polano, Adolfo Quintieri, Ercole Rocchetti, Domenico Sartor e Riccardo Walter.
Per l'esecuzione del suo mandato la Commissione aveva inoltre la facoltà di ricorrere ad esperti anche esterni all'Amministrazione dello Stato (art. 6) ed a tale scopo fu istituito un Ufficio esperti in materie economiche e sociali, composto da sei membri, Maria Cao Pinna, Federico Gualtierotti, Giuliano Mazzoni, Quirino Peroni, Silvio Pozzani e Luigi Somma ed un segretario, Cesare Mannucci.
Il termine per i lavori e la presentazione della relazione era stato fissato in sei mesi (art. 5), ma a causa dell'ampiezza e della rilevanza delle indagini si rese necessaria la richiesta di una proroga, approvata dalla XI Commissione permanente (Lavoro) in sede referente e deliberata dalla Camera in data 25 marzo 1953.
L'inchiesta venne svolta attraverso:
1) indagini condotte da delegazioni di membri della Commissione stessa in alcune zone depresse del Paese. Nell'impossibilità di svolgere un'inchiesta a livello nazionale, a causa dell'ampiezza del fenomeno e della ristrettezza dei tempi a disposizione, furono esaminate nove aree nelle quali il fenomeno della miseria appariva "in forme più penose o caratteristiche" (Atti Commissione, vol. I, p. 21): zona montana-alpina; delta padano; zona montana-abruzzese; Puglia; Basilicata; Calabria; Sicilia; Sardegna; suburbi delle grandi città (Roma, Napoli, Milano);
2) indagini di carattere statistico svolte attraverso organi tecnici - l'Ufficio esperti della Commissione, l'Istituto centrale di statistica (ISTAT) e l'Alto commissariato per l'igiene e la sanità (ACIS) - strutturate in: a) indagine generale sulle condizioni di vita della popolazione, effettuata in contemporanea ad un'inchiesta sulle forze lavoro condotta dall'ISTAT; b) indagine sui bilanci di famiglie povere; c) indagine schermografica effettuata dall'ACIS;
3) studi a carattere monografico su aspetti particolari della miseria, dal punto di vista giuridico ed economico, affidati a docenti, studiosi ed esperti a vario titolo di problematiche legate a questioni sociali;
4) indagine speciale a carattere comunitario condotta nel borgo di Grassano, in provincia di Matera, "ai fini di una valutazione approfondita della situazione di una comunità rurale considerata nella sua struttura economico e sociale" (Atti Commissione, vol. I, p. 22).
Per disporre, inoltre, di un quadro sistematico dello stato della legislazione, dell'articolazione, del numero e delle funzioni degli istituti ed organismi (uffici centrali, alti commissariati, istituti parastatali, enti privati, associazioni, anche a livello locale) dediti ad attività assistenziali nei settori della sanità, della previdenza, dell'educazione sociale e della qualificazione professionale, furono promossi un censimento ed un piano di acquisizione di statuti, regolamenti, normativa e bilanci (questi ultimi nel solo caso del settore pubblico) riguardanti tutti gli organi in questione. L'obiettivo era quello "di accertare la sensibilità sociale al bisogno, sia della collettività organizzata (Stato) sia dei suoi singoli membri (beneficenza privata), tanto nella sua evoluzione nel tempo in riferimento al progredire del concetto assistenziale e dei mezzi tecnici e della intera struttura sociale, quanto nel suo stato attuale" (serie Carte della Presidenza e della Segreteria, fasc. 22).
L'indagine fu condotta in forma capillare su tutto il territorio nazionale, attraverso le prefetture a livello locale, gli uffici centrali dello Stato per gli enti sottoposti a controllo e vigilanza di propria competenza e l'Amministrazione per gli aiuti internazionali. Il rilevamento, la raccolta della documentazione e l'elaborazione dei dati furono coordinati dalla Sottocommissione legislativa, presieduta da Giuliano Mazzoni.
Le finalità ed i risultati dell'inchiesta vennero illustrati dal presidente della Commissione, Ezio Vigorelli, in occasione di una conferenza stampa tenuta al Salone della Lupa di Palazzo Montecitorio il 20 luglio 1953. Nel settembre 1953, venne quindi istituito l'Ufficio pubblicazioni e stralcio, diretto da Cesare Bensi, con il compito di raccolta, distribuzione e vendita degli Atti della Commissione, pubblicati in 14 volumi (l'ultimo dei quali in 2 tomi), più uno di indici, edito a cura dell'Ufficio studi e pubblicazioni della Camera dei deputati nel 1958. Il piano dell'opera prevedeva la pubblicazione degli atti, delle relazioni e dei documenti prodotti e raccolti dalla Commissione, ripartiti per materie, sulla base del tipo di inchiesta svolta, a partire dalla Relazione generale (vol. I), seguita dalle Indagine tecniche (voll. II-V), dalle Indagini delle Delegazioni parlamentari (voll. VI-VII), dalle Monografie (voll. VIII-XII), da Documentazioni riguardanti gli organi di assistenza e beneficenza (vol. XIII) e dall'Inchiesta a carattere comunitario (vol. XIV, tomi 1-2).
Ad ulteriore testimonianza dell'attività svolta, dei sistemi di rilevazione e di indagine adottati e dei risultati conseguiti dall'inchiesta, venne prodotto un documentario, nella duplice versione di cortometraggio e lungometraggio; la produzione del filmato, realizzato dall'Istituto LUCE, fu affidata a due uffici istituiti presso la Presidenza della Commissione, il Centro di documentazione cinematografica, diretto da Paolo Ferri e l'Ufficio propaganda e distribuzione, diretto da Furio Pineschi dell'ANICA.

1951 - 1954 con legislazione statutaria dei secc. XVIII e XIX e materiale a stampa dal 1950

2992 fascicoli