Archivio Silvano Labriola (1960 - 2005)

Descrizione del contenuto

All'inizio dei lavori l'intero fondo - donato alla Camera dei deputati nel gennaio 2010 - si presentava condizionato in 82 contenitori in parte numerati, costituiti da faldoni, cartelle e buste a sacchetto e/o postali, di norma corredati sul dorso da indicazioni che hanno consentito, innanzi tutto, di enucleare dall'insieme della documentazione alcune serie omogenee e di individuare porzioni di archivio riconducibili ai diversi incarichi ricoperti da Labriola nel corso sia dell'attività politico-parlamentare che scientifica: la prima, svolta in maniera pressoché continua dal 1960, quando iniziò la sua militanza nel Partito socialista a Napoli, al 1994 con la fine del mandato parlamentare; la seconda, condotta in qualità di studioso e quindi docente di discipline giuridiche dal 1966 al 2005 quando la morte lo colse a Roma.
Tali partizioni erano riconoscibili dalle note presenti sul dorso dei faldoni - che in qualche caso recavano sul piatto anche un dettagliato elenco manoscritto dei fascicoli presenti all'interno -, o sulle buste a sacchetto e postali di cui si è detto prima. Accanto ai nuclei documentari direttamente riconducibili a questi due settori e/o ambiti di attività (politico-parlamentare e scientifica) si è quindi individuata documentazione aggregata per affinità cronologica e tematica anche a seguito delle funzioni di volta in volta svolte, nonché altro materiale che ha di fatto costituito sezioni a sé stanti con materiali costituiti da atti di convegni, una raccolta di giornali ed un'altra fotografica.
Terminata la schedatura analitica ed esaminata la documentazione si è potuto verificare come quasi tutto il materiale, pressoché privo dell'originario «vincolo» archivistico, non fosse «in toto» il risultato di una sedimentazione originaria presso il soggetto produttore, quanto piuttosto la conseguenza di una riorganizzazione avvenuta in occasione della donazione del fondo all'Archivio storico della Camera dei deputati avvenuta il 15 gennaio 2010: in conseguenza di ciò, si è persa l'unitarietà di quelle che in origine dovevano essere vere e proprie «pratiche». Quindi, al fine di distinguere tra i nuclei originari scaturiti da attività organiche e le altre forme di sedimentazione, talvolta più occasionali o legate comunque ad ambiti e competenze diverse, si è ritenuto opportuno accorpare in alcuni casi e in altri scorporare fascicoli manifestamente disordinati, al fine di strutturare l'insieme della documentazione secondo un criterio il più possibile fedele a ciò che suggerivano le carte e capace di rispecchiare tanto la molteplicità degli ambiti in cui si esplicò l'attività di Labriola che la dimensione unitaria di tale attività. Circa lo stato in cui è pervenuta la documentazione, si segnala altresì che all'interno delle diverse sezioni sono presenti carte personali - nella fattispecie lettere che recano in alto l'indicazione «Pers.» - e che quasi certamente in origine costituivano un settore ben definito della documentazione dell'archivio di Labriola.
Parte consistente dell'archivio è costituita senza dubbio dagli atti relativi alle attività politica e parlamentare che Labriola esplicò nell'ambito del PSI e in Parlamento quale esponente di quel Partito. Pertanto la prima sezione dell'archivio intestata appunto Attività politica e parlamentare è articolata in serie documentarie che rispecchiano gli specifici ambiti in cui tale attività si espresse: Partito socialista italiano, Rapporti con le istituzioni, Attività parlamentare, Articoli e interviste. Chiude la sezione una serie denominata Diari che comprende un blocco note del 1987 (gennaio-settembre) ed alcuni fogli sciolti del 1989 (gennaio e dicembre) e del 1992 (aprile-giugno).
Se la prima sezione raccoglie le carte prodotte dall'attività politica svolta nel Partito e in Parlamento, nonché istituzionale, la seconda documenta l'attività scientifica, nella quale il ruolo di docente universitario esperto di diritto costituzionale si incontra e si fonde a volte con quello di uomo di partito e di governo soprattutto nella veste di presidente della I Commissione permanente affari costituzionali della Camera dei deputati. Le serie che costituiscono tale sezione sono: Corrispondenza, Istituto della Enciclopedia italiana, Studi, scritti e lezioni.
Si è già detto come tanta parte del materiale fosse conservato in faldoni e buste a sacchetto e/o postali su cui figuravano intestazioni varie o elenchi di temi, questioni, occasioni ed eventi diversi: la schedatura preliminare ha consentito di enucleare un numero di convegni organizzati da enti diversi, cui Labriola partecipò sia nella sua veste di rappresentante delle istituzioni e del partito sia in quella di esperto di discipline giuridiche.
La quarta sezione è costituita da una raccolta di giornali, per la verità molto esigua e discontinua: indizio forse del fatto che la sua presenza tra le carte di Labriola può essere stata anche occasionale.
L'ultima sezione, la quinta, comprende la Raccolta fotografica che ripercorre alcuni momenti dell'attività politico-istituzionale e scientifica svolta dal soggetto produttore.
In totale l'archivio è costituito da 407 fascicoli numerati in corda unica e ordinati in 16 buste.

1960 - 2005 con docc. s.d.

di fascicoli 407 buste 16