Archivio Attilio da Empoli (1912 - 1948)

Profilo storico-biografico

Attilio da Empoli nacque a Reggio Calabria il 2 maggio 1904, da famiglia di origine fiorentina trasferitasi in Calabria alla fine del Cinquecento.
All'età di quattro anni, dopo il terremoto del 28 dicembre 1908, che aveva distrutto Reggio e Messina, andò in collegio a S. Demetrio Corone, in provincia di Cosenza, ove rimase fino al 1917, quando il fratello maggiore, nato nel '99, partì come volontario per la guerra.


Tornato a Reggio Calabria, frequentò il ginnasio e poi il liceo classico "Tommaso Campanella". S'iscrisse in Giurisprudenza presso l'Università di Messina, laureandosi nel novembre del 1926. Pochi mesi prima, aveva pubblicato due libri di economia, "Teoria dell'incidenza delle imposte" - un volume di quasi 300 pagine - e "Riflessioni sull'equilibrio economico", un saggio molto più breve, ma denso di pensiero, il cui svolgimento fu completato negli Stati Uniti, qualche anno dopo.
Sebbene pubblicate a Reggio Calabria da un modesto tipografo-editore, queste due opere ebbero risonanza internazionale, come dimostrano le numerose recensioni spesso entusiaste, talvolta critiche, ma sempre ammirate per l'acutezza delle argomentazioni.


Luigi Einaudi segnalò il d.E. alla Rockefeller Foundation, che gli conferì una fellowship, da lui utilizzata dapprima in Inghilterra, presso la London School of Economics (nel secondo semestre del 1929) e poi negli Stati Uniti (per due anni: 1930 e 1931), presso la Columbia University di New York e successivamente presso l'Università di Chicago. Poco prima di lasciare gli Stati Uniti, alla fine del 1931, il d.E. pubblicò, a Chicago, un terzo volume, "Theory of economic equilibrium", destinato a suscitare molto interesse.


Al ritorno in Italia, alla fine del 1931, iniziò l'insegnamento universitario, dapprima a Messina e, dal 1933, a Bari, dove si trovava quando, nel marzo del 1934, divenne membro della Camera dei deputati (XXIX legislatura), di cui fu il più giovane componente. Fu poi confermato nella XXX legislatura, fino al 1943.
Durante il periodo in cui fu deputato, s'impegnò attivamente nell'attività parlamentare (salvo per il periodo della campagna d'Etiopia, nella quale di distinse meritando una medaglia di bronzo, e per il periodo della campagna di Grecia), sia nell'ambito della Commissione Bilancio (la sua opera fu molto apprezzata dal ministro Thaon di Revel, che nelle sue Relazioni finanziarie non mancava di ringraziarlo), sia con una serie di interventi e proposte dirette a rendere il sistema fiscale e, in generale, l 'intervento pubblico "equo ed efficiente" (termini che ricorrevano frequentemente nei suoi discorsi).


Nello stesso periodo, inoltre, continuò il suo impegno accademico e di ricerca. Vincitore del concorso per la cattedra di Politica economica presso l'Università di Bari (1936), si trasferì a Messina nel 1938 e a Napoli nel 1942, come titolare della cattedra di Economia politica. Iniziò inoltre la sistematizzazione del suo pensiero con la pubblicazione della prima parte del suo "Corso di Scienza delle finanze" (Giuffré, 1941) e del suo "Corso di Economia" (Barbera, 1944).


Uno dei principali obiettivi che perseguì, nel corso della sua breve vita, fu quello della formazione dei giovani, a cui dedicò una parte non indifferente delle sue energie come docente universitario e, sul piano locale, come presidente del Consorzio Provinciale per l'Istruzione Tecnica di Reggio Calabria.


Dopo le drammatiche vicende della guerra, riprese l'insegnamento presso l'Università di Napoli dall'anno accademico 1945-'46. Si spense improvvisamente a Napoli, il 26 settembre 1948, mentre rivedeva le bozze delle sue "Lezioni di scienza economica".