Giovanni Giuriati (1912 - 1970)

Profilo storico-biografico

1876
Nasce a Venezia il 4 agosto da Domenico Giuriati e Giovanna Bigaglia
1898
Si laurea in giurisprudenza presso la Regia università di Padova e si dedica alla professione di avvocato

1902-1903

Si iscrive a Democrazia sociale e all'Associazione irredentista Trento-Trieste
1911
Aderisce al movimento nazionalista
1913
Assume la presidenza dell'Associazione Trento-Trieste
1914
Fonda e assume il comando della Legione S. Marco, un'organizzazione di volontari e profughi delle zone irredente
1915-1918
- Parte volontario come ufficiale di fanteria per il Trentino; ferito gravemente due volte, decorato con due medaglie d'argento e promosso maggiore per meriti di guerra, nel gennaio del 1918 viene definitivamente dichiarato inabile al servizio
- Fonda con Federico Valerio Ratti l'associazione politica interclassista Il Patto nuovo, che viene presto sciolta
1919
- Con Oscar Sinigaglia promuove la trasformazione dell'Associazione Trento-Trieste nella Lega italiana per la tutela degli interessi nazionali
- Prende parte a fianco di Gabriele D'Annunzio all'impresa di Fiume, ricoprendo, da settembre a dicembre, l'incarico di capo di Gabinetto
1920
- Assume il comando della Legione del Carnaro a Zara
- Viene inviato alla Conferenza di pace di Parigi
- Fonda a Venezia Alleanza nazionale, una coalizione di partiti intesa a contrastare il pericolo di una rivoluzione social-comunista
1921
Viene eletto alla Camera dei deputati e aderisce al gruppo parlamentare fascista; rimane ininterrottamente deputato dalla XXVI alla XXVIII legislatura (1921 - 1934)
1922
- In occasione della mobilitazione per la Marcia su Roma viene nominato ispettore generale della IV zona, comprendente le province di Venezia, Udine, Gorizia, Trieste, Istria, Fiume e Zara
- Rinuncia alla designazione di governatore della città di Fiume
- È nominato ministro delle Terre liberate dal nemico, incarico che ricopre dal 30 ottobre 1922 al 1° marzo 1923
1923
È nominato ministro a disposizione con incarichi speciali, incarico che ricopre dall'11 marzo 1923 al 17 giugno 1924
1924
Compie un viaggio di otto mesi in America latina, quale ambasciatore straordinario a capo della Regia nave Italia
1925
È nominato ministro dei Lavori pubblici, incarico che ricopre dal 5 gennaio 1925 al 30 aprile 1929
1929
È eletto presidente della Camera dei deputati, incarico che ricopre dal 29 aprile 1929 al 19 gennaio 1934
1930
L'8 ottobre è nominato segretario del Partito nazionale fascista
1931
Il 6 dicembre si dimette dalla carica di segretario del Partito nazionale fascista
1934
- Lascia in febbraio il Gran consiglio del fascismo, del quale è membro dalla fondazione
- Nominato senatore il 1° marzo, riprende la professione di avvocato
1941
Assume la carica di presidente della Commissione per le forze armate del Senato del Regno
1943
- Partecipa il 16 luglio ad un ultima riunione con Benito Mussolini, insieme ad altri esponenti del Partito nazionale fascista
- Dopo l'8 settembre si stabilisce a Cortina d'Ampezzo
1944
- Il 4 settembre l'Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo emette ordine di cattura nei confronti di G., chiamato a rispondere dei reati previsti dagli articoli 2 e 3 del d.lg.lgt. 27 luglio 1944, n. 159 "Sanzioni contro il fascismo"
- Con delibera del 24 novembre, la Commissione per la revisione degli albi degli avvocati e procuratori legali di Roma dispone la cancellazione di G. dai suddetti albi
- Con ordinanza del 30 ottobre dell'Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo viene dichiarato decaduto da senatore
1945
- Viene arrestato il 29 maggio per ordine dalla Questura di Belluno e rilasciato il 6 luglio
- Il 5 settembre l'Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo emette un nuovo ordine di cattura nei confronti di G., riducendo i capi di imputazione
- Con decreto del 9 ottobre, il Commissario governativo per gli alloggi del Comune di Roma dispone la requisizione dell'appartamento di G. situato in corso Trieste a Roma e l'assegnazione dello stesso in uso temporaneo a Pietro Nenni
1947
Rinviato a giudizio, il 16 maggio viene assolto dalle accuse con sentenza della Ia Sezione speciale della Corte di assise di Roma
1948
Con sentenza dell'8 luglio 1948 delle Sezioni unite civili della Corte di cassazione viene cassata l'ordinanza di decadenza da senatore
1949
Con delibera della Commissione per la revisione degli albi degli avvocati e procuratori di Roma è reiscritto all'albo
Si ritira a vita privata, dedicandosi alla stesura di memorie ed alla pubblicazione di recensioni, articoli, studi e saggi di carattere storico, politico e giuridico. Sostiene e/o aderisce, pur rifiutando incarichi diretti, ad alcune associazioni e movimenti quali, il Gruppo dei senatori del Regno dell'Unione monarchica italiana, l'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, l'Unione combattenti d'Italia - Movimento per la rinascita nazionale, la Legione del Vittoriale.
1970
Muore a Roma il 6 maggio

1912 - 1970 con documenti dal 1871

177 fascicoli

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