Disegni e proposte di legge e incarti delle commissioni (1848 - 1943)

Profilo storico-biografico

Il Parlamento del Regno di Sardegna fu istituito con lo Statuto emanato dal re Carlo Alberto il 4 marzo 1848. Era composto di due Camere: quella di nomina regia (Senato del Regno), vitalizia, non poteva sciogliersi; quella elettiva (la Camera dei deputati) era eletta su base censitaria e maschile, a collegio uninominale e a doppio turno di elezione. Secondo lo Statuto Albertino la proposizione delle leggi spettava al Re e a ciascuna delle due Camere (art. 10). Secondo quanto stabilito dal primo Regolamento della Camera del 1848 e dal successivo del 1863 i progetti di legge, promossi dai ministri, dal Governo, oltre che dal Re, passavano all'esame degli Uffici e alla successiva discussione in Commissione e in Aula; diversamente, per le iniziative parlamentari era prevista l'approvazione da parte di almeno due Uffici, prima di esserne data lettura, e la sottoscrizione di almeno cinque deputati (artt. 37 e ss.). Le proposizioni, per diventare legge, dovevano essere approvate nello stesso testo da entrambe le Camere, senza ordine di precedenza (ad eccezione delle leggi d'imposizione di tributi, o di approvazione dei bilanci e dei conti dello Stato che dovevano passare prima per la Camera dei deputati) e dovevano essere munite di sanzione regia. L'art. 9 dello Statuto prevedeva l'istituto della proroga delle sessioni.
La prima seduta della Camera si tenne il giorno 8 maggio 1848 nella sede di Palazzo Carignano a Torino.

1848 - 1943

1392 volumi

211 faldoni / buste

6 registri

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