Commissione d'inchiesta sul brigantaggio (29.11.1862 - 23.07.1863)

Profilo storico-biografico

Le origini di questa Commissione risalgono alla discussione avvenuta nella tornata del 28 novembre 1862, allorché il Presidente Tecchio ricordò che il Presidente del Consiglio aveva ricevuto "un'estesa relazione del generale La Marmora in proposito su tutto ciò che riguarda il brigantaggio e i mezzi per vincerlo; che egli intendeva di depositare quella relazione sul banco della Presidenza ed a disposizione della Camera; che anzi faceva istanza perché la Camera volesse nominare una Commissione che esaminasse quella relazione, e quindi si facesse luogo ad apposita discussione in Comitato segreto".
Nella tornata del 15 dicembre il deputato Antonio Mosca presentò la relazione sul rapporto del generale La Marmora e la Camera deliberò di occuparsene in comitato segreto. Nella successiva tornata del 17 dicembre il Presidente annunziò la delibera della seduta segreta del 16 dicembre circa la nomina di una Commissione d'inchiesta sul brigantaggio composta di nove membri ed invitò alla votazione. Dopo una dichiarazione del Ministro per l'interno Ubaldino Peruzzi, in merito alla nomina ed alle attribuzioni della Commissione d'inchiesta, seguirono alcune proposte e osservazioni sull'ordine della discussione finché si giunse, tra la seconda tornata del 17 dicembre e quella successiva del 18, grazie ad una seconda votazione, alla nomina della "giunta sul brigantaggio" costituita, dopo le dimissioni di Giuseppe Finzi e poi di Bettino Ricasoli, da Aurelio Saffi, Giuseppe Sirtori (Presidente), Romeo Stefano Castagnola, Antonio Ciccone, Achille Argentino, Giuseppe Massari, Donato Moretti e Antonio Mosca.
I lavori, iniziati subito, approdarono ad un progetto di legge che fu presentato alla Camera nella tornata del 1° giugno 1863 (cfr. CD, Atti parlamentari, leg. VIII, sess. II, doc. n. 58).
La scarsa documentazione residua dell'archivio originario della Commissione data dal 15 gennaio 1862 al 23 luglio 1863.
In effetti il ricordato rapporto La Marmora del 29 novembre 1862 era stato preceduto e motivato da relazioni e istanze indirizzate da alcuni municipi e prefetture al Ministro dell'interno e ai generali Teobaldo Franzini e Alfonso La Marmora sui guasti provocati dalla piaga del brigantaggio e sulla richiesta di alcuni rimedi, ad esempio la richiesta del dislocamento di nuovi distaccamenti della Guardia nazionale. (cfr. Inventario b. 2, fasc. 8 e b. 3, fasc. 42)

29.11.1862 - 23.07.1863
RDF